3 giorni a New York – Secondo giorno

Secondo giorno a New York

Il Brunch domenicale a Central Park

E’ domenica!! Siiiiii è arrivato il momento di provare il Brunch Newyorkese! Non ci svegliamo di buon’ora! Non siamo proprio bravi a svegliarci presto la mattina… nemmeno per andare a lavorare! Immaginate se lo possiamo fare quando siamo in vacanza! Ma siamo a New York! Sbrighiamoci!! Finalmente pronti, ci dirigiamo verso Central Park! Facendo un breve tragitto a piedi, percorrendo la 8th Avenue, dal nostro albergo, arriviamo direttamente al Columbus Circle, al confine Sud di Central Park, con un obiettivo ben preciso: il Brunch Domenicale su Central Park!

Quokka Consigliano: Negli Stati Uniti la domenica è tipico fare il Brunch (per chi non lo sapesse, questa parola è l’unione di BReakfast e lUNCH). La maggior parte dei Diner o dei Deli organizzano menù speciali per questo appuntamento fisso degli americani e dei newyorkesi!

New York - SaraBeth's

Avendo studiato a tavolino in Italia il da farsi, sappiamo esattamente dove vogliamo fare il  nostro Brunch a NewYork: SaraBeth’s on Central Park, una catena di locali molto curati e molto famosi per le colazioni!  Quindi, per noi, la miglior scelta per fare il Brunch domenicale! Si trova proprio sulla 59th Street West che delimita il confine Sud di Central Park e anche se il ristorante è  all’esterno del parco gode di un’ottima vista sul verde.

New York - SaraBeth's

Arriviamo all’ingresso e la hostess di sala ci preannuncia mezz’ora di attesa per avere il tavolo: non ci interessa, avevamo deciso che avremmo fatto il Brunch qua e lo faremo qua! La giornata purtroppo non è delle migliori, pioviggina a tratti ed il cielo è rimasto coperto come la sera prima, quindi i tavoli fuori non sono gettonati anche se coperti dalle tende, ma questo non rovinerà la nostra colazione con vista su Central Park e decidiamo di sederci fuori.

Nel frattempo dietro di noi ci sono un sacco di carrozze con cavalli che aspettano di far salire le coppiette ed i turisti per fare il giro romantico di New York a Central Park!

Dopo 20minuti di attesa è arrivato il nostro turno! Ci sediamo e, comè abitudine negli Stati Uniti, ci portano il menù, due bicchieri di acqua con ghiaccio (l’acqua in America non si paga mai!!) e su due piedi ci chiedono cosa vogliamo da bere. Noi come al solito, prendiamo due “Lattes” che sarebbe il nostro latte macchiato italiano o in alcuni casi un cappuccino un po’ più chiaro, dipende dalla tazza/bicchiere in cui decidono di metterlo.

Dopo una letta veloce al menù decidiamo di ordinare una tipica colazione da turista in America: Eggs & Bacon, Pancakes con le fragole fresche e French Toast.

Ci sentiamo un po’ VIP, a fare colazione serviti e riveriti in questo locale nella Grande Mela e ci godiamo il nostro Brunch!

New York - SaraBeth's

I Contanti Sconosciuti

Arriva il momento di pagare, nei Ristoranti e nei Bar in America, funziona così! Ti portano un Porta Scontrino in pelle con dentro un primo scontrino con il totale, tu lasci all’interno la Carta di Credito e il cameriere si porta via tutto. Dopo qualche minuto il cameriere ritorna con un secondo scontrino in doppia copia (una per voi e una per il ristorante). Nella copia per il Ristorante, sotto al totale ci sono due campi da compilare: Tips e Totale. Nella maggior parte dei casi è anche specificata la percentuale di Tips “consigliata” non è mai sotto il 10/15%. In sostanza si deve aggiungere la mancia, facendo il conto con la calcolatrice e sommarla alla spesa per scrivere il Vero Totale che verrà addebitato sulla carta. Fatto questo ve ne potete andare e il Cameriere sarà ben contento di incassare la mancia!

Quokka Consigliano: lo abbiamo provato sulla nostra pelle proprio stamattina dopo il Brunch! Abbiamo pagato con la Carta e non essendo abituati al discorso delle mance e del secondo scontrino, abbiamo dato per scontato che la transazione fosse finita e non avendo contanti ce ne stavamo andando un po’ imbarazzati! Sappiamo che in America la mancia è “consigliata” ma in sostanza obbligatoria! Ed è la maggior parte dello stipendio dei camerieri! La cameriera molto gentile che ci ha servito ci ha quasi rincorso mentre stavamo andando via e ci ha gentilmente spiegato come poter dare la mancia anche con la Carta di Credito! Non ci siamo potuti trattenere dal dare almeno il 15% per ovviare alla figuraccia!

Finito il nostro buonissimo Brunch, il tempo continua a minacciare pioggia, allora decidiamo di comprare un ombrello, piccolo problema: non abbiamo ancora contanti perché siamo partiti solo con € da cambiare poi qua in $… Scartiamo, quindi, i venditori ambulanti per strada e ci dirigiamo verso un chioschetto sulla 6th Avenue che non si capisce bene cosa venda. Sulla tenda esterna c’è scritto “Lottery”. Ci sono patatine, bibite, cartoline, sigarette, accessori per cellulari e un ATM (i bancomat americani), ma vediamo spuntare anche degli ombrelli… quindi tentiamo l’approccio sperando che ci faccia pagare con la carta di credito! Non ci cederete ma anche per un acquisto minimo di 5$ non batte ciglio e ci fa pagare con la carta di credito (che posto strano sti Stati Uniti eh!?).

Quindi, dopo questo bell’esempio di vita pratica a NEW York, con il nostro bell’ombrellino (nero, e che siamo sicuri non arriverà a fine giornata) ci dirigiamo verso l’ingresso di Central Park!!

Central Park

Che Parco! Ragazzi lo avrete già sentito dire da tutti ma è da vedere! Questo polmone verde di Manhattan è quasi irreale rispetto alla città che ne rimane all’esterno. Verde, curato, prati immensi, laghetti che, poi tanto piccoli non sono, carrozze che portano in giro i turisti, persone di tutte le età che fanno Jogging… sembra davvero di essere in un film! E’ da vivere Central Park! Ogni descrizione ed ogni foto non renderanno mai l’idea di com’è realmente.

New York - Central Park

Dopo i primi passi all’interno, la città sembra ormai lontana e, man mano che ci addentriamo, sembra proprio di aver cambiato paese! Volontariamente, decidiamo di seguire i sentieri verso gli scorci che più ci ispirano e non programmiamo un percorso da fare all’interno di Central Park.

New York - Central Park

Entrando da Sud, incontriamo subito The Pond, primo dei tanti laghi che s’incontrano, e puntiamo a Nord verso il Wollman Rink che d’inverno diventa la pista di pattinaggio sul ghiaccio di Central Park!! E’ davvero spettacolare!

Continuiamo seguendo il nostro istinto, ed incontriamo il Sheep Meadow, un prato immenso, dove famiglie di NewYorkesi stanno organizzando il loro Pic-Nic nel parco (alcuni sono stra-organizzati con addirittura il tavolo apparecchiato!). Costeggiando il Sheep Meadow, incontriamo bimbi che giocano con gli scoiattoli, intere famiglie che improvvisano partite di baseball all’interno di uno dei tanti diamanti presenti nel parco, ed arriviamo fino al The Lake e alla Cherry Hill Fountain.

Come due idioti ci siamo persi la Bethesda Terrace & Fountain che è proprio lì a fianco, ma troviamo un piccolo Gazebo a pelo d’acqua che sembra il set di un film romantico…

New York - Central Park

Dopo aver scattato un po’ di foto (giusto 2! ahahahahah), percorriamo il Bow Bridge…  da qui, ci fermiamo ad osservare le barchette con  le coppiette innamorate che passano proprio sotto i nostri piedi. Proprio come dei veri turisti iniziamo a scattare le foto per immortalare questo splendido momento! Subito dopo, troviamo una Jazz Band che si sta preparando per iniziare a suonare! Non ci si può proprio annoiare in questo parco!

Ad un certo punto non sappiamo più dove siamo, ma per fortuna ci sono le punte dei grattacieli che spuntano ogni tanto fra gli alberi e ci permettono di orientarci e di non perderci all’interno di Central Park! (a dirla tutta non sono bastate le punte dei grattacieli, ma abbiamo dovuto usare pure le Mappe dell’iPhone per riuscire ad orientarci! Siamo già troppo stanchi! ahahahah)

New York - Central Park

A questo punto, decidiamo di dirigerci verso il Belvedere Castle che si trova all’incirca ad un terzo del parco. Dopo esserci persi fra le vie ed i vari scorci romantici, arriviamo a questo Castello, piccolino, immerso nel verde. Da qua si riesce a scorgere Central Park da una posizione rialzata e anche un po’ magica… Rimaniamo a goderci per un po’ la vista del Great Lawn e del Delacorte Theater che è allestito per lo spettacolo estivo del momento, ma le cose da fare e da vedere sono troppe quindi dobbiamo ripartire!

New York - Central Park

The MET

Non possiamo venire a Manhattan senza fare un giro nell’Upper East Side, quartiere “In” di New York, teatro di serie TV e film! Quindi, per uscire da Central Park, decidiamo di continuare verso Nord fino all’Ancient Playground e di percorrere la 5th Avenue, passando per THE MET – Il Metropolitan Museum of Art, ma solo ad osservarlo dall’esterno.

Qua, la realtà ci ricorda che siamo in una città turistica: davanti al Museo, infatti, vediamo già, in lontananza, una riga di Pullman parcheggiati. Numerosi visitatori scattano foto alla facciata esterna del museo, alle fontane o si riposano seduti sulla famosa scalinata del THE MET.

New York - The MET

Direzione Upper East Side!

Lasciamo velocemente l’entrata del THE MET affollatissima, e ci dirigiamo verso l’Upper East Side!

Già dopo pochi passi, ci accorgiamo che il quartiere non sembra nemmeno la stessa città dalla quale arriviamo. I grattacieli e i palazzi moderni hanno lasciato il posto a palazzi signorili, con ingresso della servitù separato. Qui le strade sono tutti vialetti alberati e anche il traffico sembra sparito. Iniziamo a perderci per questo quartiere, girovagando per le Street e le Avenue ed osservando le persone che lo abitano. Qua i turisti non sono ancora arrivati, se non poche persone, richiamate dai negozi griffati che si trovano su Madison Avenue. La maggior parte dei passanti che incontriamo, sono persone del posto, molto lontane dai personaggi delle serie TV un po’ snob, che “dovrebbero” abitare questo quartiere!

New York - UpperEast Side

Riprendiamo quindi la 5th Avenue, all’altezza della 64th Street, e, quasi casualmente, ci imbattiamo nello Zoo di Central Park e decidiamo di fermarci qua vicino su una panchina a rilassarci e ricaricare le forze con un cantante di colore che canta a cappella di sottofondo!

La 5th Avenue

Ok… ci siamo un pochino ripresi, possiamo ripartire! Riprendiamo il cammino sulla 5th Avenue per rientrare verso il THE GULLIVANT TIMES SQUARE. La parte che costeggia Central Park è ancora piena di bei palazzi signorili con vista sul Parco, ma appena si arriva alla fine del parco, sulla Grand Army Plaza, la strada cambia. Prende l’aspetto della famosa 5th Avenue che tutti conosciamo per i negozi di alta moda e firme famose in tutto il mondo!

New York - UpperEast Side

Poco dopo, passiamo di fronte alla Trump Tower di New York, che è sorvegliata ormai come una base militare. Fuori dall’entrata principale non ci sono dei poliziotti normali a fare la guardia, ma dei giganti di 2metri in tenuta militare con caschetto, giubbotto antiproiettile e armi automatiche. Fa un pò effetto vederli spuntare in mezzo ai turisti che escono con i sacchetti pieni dai negozi griffati, ma capiamo perché sono lì fuori.

New York - Trump Tower

Mentre scendiamo, decidiamo di passare a vedere anche il MoMa (Museum of Modern Art). Le gambe iniziano a risentire dei km fatti a piedi e purtroppo non siamo molto acculturati, quindi decidiamo di vederlo solo dall’esterno. Quindi, ci rimettiamo in cammino sulla 5th Avenue e, 3 isolati più a Sud, ci fermiamo anche al Rockfeller Center. Non possiamo non vederlo almeno da fuori!!

New York - Rockfeller Center

Una vera Cena NewYorkese!

Finalmente, distrutti, rientriamo in albergo! Giusto il tempo di riposare le gambe un’ora, fare una doccia rigenerante, e si esce di nuovo! Questa volta, però, solo per cenare. Siamo troppo stanchi tanto da non aver neppure voglia di fare altra strada… quindi cerchiamo qualcosa nei dintorni. Così, poco dopo, ci imbattiamo quasi per caso in Gallaghers Steakhouse. (Abbiamo scoperto solo dopo che è un ristorante stellato e finito anche sulla Guida Michelin 2016).

Ci conquista la cella frigo a vista con le T-Bone Steak in bella vista in vetrina. Decidiamo di entrare e capiamo subito che la cella frigo è un pò tutto il locale… ci saranno 15 gradi!! Fa freddissimo e non siamo attrezzati!! Prendiamo una Steak Tartarre mediocre ed un’ottima Rib Eye New York. Il freddo però non ci fa apprezzare appieno la cena ed il conto è anche esagerato rispetto alla qualità del servizio.

Quando usciamo dal locale, ringraziamo che all’esterno ci siano quasi 30 gradi, utili per riprendere la sensibilità! Ora è proprio l’ora di andare a riposare per essere pronti per un’altra giornata!!

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